Portafoto argento con trattamento P.v.d.

News | martedì, 13 marzo, 2018

PVD è l’acronimo di “Physical Vapour Deposition”, un particolarissimo e assolutamente innovativo processo di ‘rivestimento’ superficiale. Di fatto, un rivestimento che non è un rivestimento in quanto la deposizione ha luogo in una camera sottovuoto, alla temperatura di circa 400° gradi, in presenza di un plasma: i materiali si legano così a livello molecolare. Queste tecniche hanno ben presto trovato riscontro in molti altri svariati settori come alternativa di qualità alle comuni tecniche di finitura delle superfici (come ad es. galvaniche, verniciature, ecc.) risolvendone alcune problematiche ed aumentandone qualità e caratteristiche tecniche. Partendo da diversi tipi di substrato (il materiale di cui è composto l’oggetto da rivestire) come ottone, zama, alluminio, acciaio, titanio fino ad arrivare a plastica, vetro/cristallo, ceramica, fibra di carbonio, si depositano svariati materiali alcuni dei quali sono: zirconio (Zr), titanio (Ti), cromo (Cr), titanio-alluminio (TiAl), alluminio-titanio (AlTi), alluminio-cromo (AlCr), argento(Ag) in miscela con gas tecnici come azoto (N), Ossigeno (O2), acetilene (C2H2), metano (CH4).
Questi tipi di combinazioni permettono di ottenere durezze superficiali molto elevate (HV > 1800), resistenza alla nebbia salina, corrosione ed aggressione da agenti atmosferici, prodotti ad uso industriale (solventi) e domestico (detersivi e detergenti vari) al di sopra dei comuni standard.
Inoltre la possibilità di ottenere diversi tipi di colorazioni, atossicità del prodotto e totale assenza di impatto ambientale del ciclo produttivo ne completano le caratteristiche fondamentali.

Questa tecnologia rende quindi le superfici trattate più resistenti all’aggressione e ne migliora le qualità estetiche e funzionali; ecco perché nella scelta di questo trattamento i portafoto di Enrico Coveri risultano all’avanguardia per durata ed effetto estetico come si nota nell’esempio del seguente link: Portafoto Enrico Coveri